
A Roma una donna si getta dalla finestra per sfuggire ai suoi stupratori, a Milano un padre di famiglia sgozza moglie e figli perché voleva rifarsi una vita, a Siracusa un uomo uccide la compagna per gelosia e getta il corpo in mare, l’assassino di Yara è un padre di famiglia dallo sguardo dolce.
Queste alcuni dei casi di violenza contro le donne sui quotidiani di oggi. La riflessione che salta in mente è la seguente:
Dove sono i principi azzurri?
Quelli che affrontano ogni controversia per salvare la loro donna e sono pronti a sguainare la spada per salvaguardarla da ogni pericolo.
Cos’è successo agli uomini?
Perché non riescono ad entrare in relazione con le donne in modo corretto e sano? Perché hanno bisogno della violenza per ottenere attenzione, amore, sesso, affetto.
E’ vero non bisogna fare di tutta l’erba un fascio ma i dati parlano chiaro e sono allarmanti: i femminicidi sono passati dai 159 registrati due anni fa ai 177 dell’anno scorso, quasi uno ogni tre giorni.
Una tendenza che, purtroppo, pare trovare conferma nel rapporto sull’omicidio volontario realizzato dall’Eures da cui emerge come nel contesto familiare e affettivo la vittima sia principalmente donna (61,1%), di età compresa tra i 25 e i 54 anni.
Mentre il killer in oltre 9 casi su 10 è un uomo.
E, forse, non è un caso che gli omicidi tra compagni interessino quasi la metà (49,1%) delle vittime totali di uccisioni in famiglia.
I dati, poi, raccontano anche di un impressionante trend decennale: dal 2003 al 2012 si sono contati ben 1.838 omicidi volontari consumati all’interno della sfera familiare o affettiva, con una media annua di 184 vittime, pari ad una vittima ogni 2 giorni.
Numeri, insomma, su cui bisognerebbe riflettere e non poco. Principi azzurri se ci siete battete un colpo!
testo della redazione. lorem ipsum sic amet